Cultura
Odio e xenofobia nel nome delle «altre» donne
Saggi «Femonazionalismo. Il razzismo nel nome delle donne» (Edizioni Alegre) di Sara R. Farris. Un'analisi della «convergenza» del femminismo con posizioni nazionaliste e neoliberali, avvenuta in nome della difesa dei diritti delle donne.
Un'opear di Guille Lasarte
Saggi «Femonazionalismo. Il razzismo nel nome delle donne» (Edizioni Alegre) di Sara R. Farris. Un'analisi della «convergenza» del femminismo con posizioni nazionaliste e neoliberali, avvenuta in nome della difesa dei diritti delle donne.
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 14 gennaio 2020
Non si può ricordare tutto e a volte non si vuole. Per esempio la campagna della Lega nel 2005 contro l’ingresso in Europa della Turchia, l’Italia tappezzata di cartelloni che rappresentano tre donne: una con il velo, imprigionata, e due vestite all’occidentale coi capelli corti, in un ufficio luminoso e poi «la didascalia sulla sinistra dice “loro”, quella sulla destra “noi”. Sotto l’immagine c’è una domanda quasi retorica: volete correre il rischio? No alla Turchia in Europa». Sara R. Farris nel suo Femonazionalismo. Il razzismo nel nome delle donne (Edizioni Alegre, pp. 303, euro 18, traduzione di Marie Moïse e...