Internazionale

«Oggi conosciamo meglio il nostro nemico, il regime»

«Oggi conosciamo meglio il nostro nemico, il regime»Un murales con il volto di Giulio Regeni – Lapresse

Egitto Dalle rivolte del 2011 all’Egitto di oggi nel racconto di due attivisti: Ibrahim Heggi del «Movimento 6 Aprile» e Taher Mokhtar, membro dei Socialisti Rivoluzionari

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 24 gennaio 2018
«Mi mancava la piazza. Mi mancava quel pezzo nella vita. Quando è iniziata sono partito subito». Il 25 gennaio 2011 Ibrahim era in Italia. Arrestato nel 2008, una volta uscito di carcere aveva lasciato l’Egitto per prendere la via dell’esilio volontario. Ma alla notizia della caduta di Mubarak ha deciso che era arrivato il momento di tornare e vivere in prima persona la realtà di un Egitto in pieno fermento rivoluzionario. 34 anni, neo-papà, una laurea in ingegneria meccanica, oggi educatore in un centro per rifugiati, Ibrahim Heggi vive a Milano ed è portavoce del movimento 6 Aprile. Nel 2011...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi