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Ogm, la guerra dei trent’anni continua
Materia oscura Tre decenni non sono bastati per capire se insegnare alle piante a tollerare gli erbicidi o a difendersi dagli insetti – questi gli obiettivi delle modifiche oggi in uso – sia stata una buona idea dal punto di vista ambientale
Materia oscura Tre decenni non sono bastati per capire se insegnare alle piante a tollerare gli erbicidi o a difendersi dagli insetti – questi gli obiettivi delle modifiche oggi in uso – sia stata una buona idea dal punto di vista ambientale
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 30 agosto 2024
Correva l’anno 1994 quando la Food and Drug Administration autorizzò il commercio del pomodoro «Flavr Savr», il primo Ogm agricolo della storia arrivato sui banchi dei fruttivendoli. Il pomodoro invecchiava più lentamente grazie alla biotecnologia ma alla prova del supermercato il Flavr Savr si rivelò un fallimento e nel 1997 era già sparito dalla circolazione. Nel frattempo, l’agricoltura assistita dall’ingegneria genetica era diventata una realtà capace di scatenare interrogativi bioetici, ambientali e politici che perdurano e dividono ancora. Tre decenni non sono bastati per capire se insegnare alle piante a tollerare gli erbicidi o a difendersi dagli insetti – questi...