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O’Keeffe, via americana con… Brancusi

O’Keeffe, via americana con… BrancusiGeorgia O’Keeffe con "Pelvis Series Red With Yellow", 1960, a Abiquiú nel New Mexico

A Parigi, Centre Pompidou, la mostra di Georgia O'Keeffe, a cura di Didier Ottinger L'occasione francese suggerisce, al di là della vulgata, di riconsiderare le relazioni della pittrice con l’arte europea: i disegni di Rodin, Pont-Aven via Arthur Dow, l'Art Nouveau e, soprattutto, Brancusi

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 10 ottobre 2021
Georgia O’Keeffe, “Ram’s Head, White Hollyhock-Hills”, 1935, New York, Brooklyn Museum   «Al di là del profondo attaccamento alla sua personalità, sento che ha contribuito a plasmare il mio universo artistico». È una affermazione importante, questa, che Georgia O’Keeffe confida in una lettera a Hanry McBride nel 1942, evocando la figura del marito, il fotografo avanguardista Alfred Stieglitz. L’incontro tra i due avviene nel 1916, tramite Anita Pollitzer, ex compagna di classe di Georgia al Columbia Teachers College di New York. A lei O’Keeffe, allora insegnante d’arte nella Carolina del Sud, affida la missione di presentare a Stieglitz una propria...

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