Internazionale
Oltre 400 giovani kurdi nelle file dei jihadisti
«Il nemico del mio nemico è mio amico». È questo l’assunto da cui sono partiti i governi che hanno deciso in fretta e furia di puntare sulla consegna delle armi […]
«Il nemico del mio nemico è mio amico». È questo l’assunto da cui sono partiti i governi che hanno deciso in fretta e furia di puntare sulla consegna delle armi […]
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 23 agosto 2014
«Il nemico del mio nemico è mio amico». È questo l’assunto da cui sono partiti i governi che hanno deciso in fretta e furia di puntare sulla consegna delle armi ai combattenti kurdi peshmerga per bloccare l’avanzata travolgente dei miliziani dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil). Tuttavia, quanto questo approccio sia rischioso appare sempre più evidente, in particolare, quando al centro della disputa, ci sono i combattenti kurdi iracheni. Da anni ormai i kurdi iracheni sono impegnati in una battaglia autonoma per l’indipendenza che non guarda in faccia a nessuno, siano i nemici sunniti o sciiti. In questo...