Commenti

Oltre il crollo per non rischiare di perdere tutto

Oltre il crollo per non rischiare di perdere tuttoIl ponte Morandi crollato visto dal lato di via Canepari – Marco Alpozzi/LaPresse

Genova Anche oggi come nel 1967, quando il ponte venne inaugurato, la domanda cruciale riguarda «il modello di sviluppo» che si vuole garantire al paese con le infrastrutture

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 17 agosto 2018
Il crollo del ponte Morandi è davvero una tragedia. Per le persone, tante, che hanno perso la vita, per i loro familiari, per una città e la comunità che la abita. A questa dimensione tragica del fatto non può sottrarsi chi ha dedicato parte della sua vita alla città, alle cui vicende continua a partecipare. E ciò induce a due sentimenti: il primo di immediata e profonda solidarietà per chi ha sofferto e soffre e anche per chi è impegnato ad affrontare l’emergenza, a reagire; il secondo di riflessione attenta (unita a un fastidio forte per le parole gridate e...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi