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Oltre il rave, il sommerso dei consumi

La Toscana, per almeno un decennio, è stata punto di convergenza di molte tribe italiane e non, di giovani che nei capannoni in disuso delle zone industriali hanno dato vita […]

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 27 novembre 2013
La Toscana, per almeno un decennio, è stata punto di convergenza di molte tribe italiane e non, di giovani che nei capannoni in disuso delle zone industriali hanno dato vita a numerosi rave e teknival. Dalla metà del 2000 però, abbiamo assistito alla repressione della scena rave. Per gli operatori della riduzione del danno, come quelli del progetto Extreme di Firenze, questo ha rappresentato la fine di un osservatorio privilegiato sugli stili di consumo di sostanze psicoattive. Nei rave, l’area della Chill-Out diventava infatti lo spazio di confronto per quella comunità (seppur temporanea) di consumatori/sperimentatori di sostanze che nel non-luogo...

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