Cultura

Oltre la distanza di pensarsi soli

Oltre la distanza di pensarsi soli

Geografie sentimentali «L’isola delle madri», il nuovo romanzo di Maria Rosa Cutrufelli appena edito da Mondadori. Un testo che potrebbe essere rubricato come distopico se non avessimo appreso che la distopia appartiene a un orizzonte piuttosto consolatorio in cui si relega la realtà a un anfratto eventuale indesiderabile e futuribile che invece è già qui, con noi. E ci riguarda

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 14 aprile 2020
In questo passaggio storico deprivato del futuro abbondano i vaticini, alcuni talmente smisurati da far venire il capogiro. L’impressione è quella di una insistenza a voler ingurgitare una enormità come quella che stiamo attraversando colpevolizzando la nostra finitudine di non riuscirci. E siccome è stato messo tutto a soqquadro ben prima della emergenza sanitaria, una certa retorica a buon mercato sembra domandarci di sostenerne il carico senza darci l’agio di alcuna digestione plausibile. COSA RISERVERÀ il cosiddetto futuro non possiamo stabilirlo, strabica risulterà adesso la forma predittiva, visto il grado di sfinimento attuale che potremmo invece ascoltare insieme. Eppure il...

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