Cultura

Oltre la fine dell’innocenza

Oltre la fine dell’innocenzaBologna invasa da 100mila giovani del Movimento per un convegno sulla repressione, 1977

Anni Settanta In due libri, a firma di Monica Galfrè e Gabriele Donato, la lotta armata e l’uscita dal terrorismo. Come la guerra allo Stato divenne una «possibilità», dopo l’autunno caldo nelle fabbriche e non a seguito della strage di piazza Fontana

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 20 dicembre 2014
Italia, 1969-1972: di armi ne parlano in molti. Minoranze, certo, ma significative e per nulla esigue. La questione tiene banco nel vasto movimento rivoluzionario che, nato nelle università del 1968, si è a sorpresa esteso l’anno successivo nelle fabbriche. È argomento centrale nella discussione e nella elaborazione dei principali gruppi della sinistra extraparlamentare. Non si tratta di un generico dibattito sulla legittimità o meno dell’uso della violenza. Quella, almeno sulla carta, è riconosciuta da tutti: costituisce il vero e principale discrimine con la sinistra istituzionale. Si tratta invece di un ben più concreto questionare sulla necessità di un immediato ricorso...

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