Italia
«Omessa bonifica», sequestrata Eni Rewind
Falde inquinate La raffineria di nuovo sotto accusa. Il procuratore Asaro: ministero e regione non hanno controllato i lavori
Falde inquinate La raffineria di nuovo sotto accusa. Il procuratore Asaro: ministero e regione non hanno controllato i lavori
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 13 ottobre 2021
Andrea TurcoGELA
Fa discutere, e potrebbe avere risvolti molto significativi, il sequestro preventivo disposto nella giornata di ieri dalla Procura della Repubblica di Gela. Con l’accusa di omessa bonifica, reato previsto dall’art.452 ter del codice penale, la procura avrebbe riscontrato, mediante complessi accertamenti tecnici, la mancata attuazione e il mancato monitoraggio del progetto di bonifica delle acque di falda, all’interno dell’area dell’ex stabilimento petrolchimico di Gela. Si tratta di un progetto approvato dal ministero dell’Ambiente nel 2004, e al quale avrebbe dovuto provvedere Eni Rewind, la consociata del cane a sei zampe che si occupa, tra le altre cose, di realizzare le...