Omicidio Rocchelli: distorsioni ucraine e passività italiana
Ucraina/Italia Un anno fa la Corte di Appello ha confermato praticamente per intero le conclusioni raggiunte dalle procure di Pavia e di Milano, stabilendo al tempo stesso l’innocenza di Markiv sulla base di quello che si può definire un errore nelle procedure: gli inquirenti avevano sentito in qualità di testimoni otto fra superiori e commilitoni dell’imputato, ma avrebbero dovuto considerarli possibili complici del crimine. È tecnica della giustizia. La giustizia ancora si attende
Ucraina/Italia Un anno fa la Corte di Appello ha confermato praticamente per intero le conclusioni raggiunte dalle procure di Pavia e di Milano, stabilendo al tempo stesso l’innocenza di Markiv sulla base di quello che si può definire un errore nelle procedure: gli inquirenti avevano sentito in qualità di testimoni otto fra superiori e commilitoni dell’imputato, ma avrebbero dovuto considerarli possibili complici del crimine. È tecnica della giustizia. La giustizia ancora si attende