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Fine vita La forza della decisione della Consulta sta, tra le altre, nell’essersi preoccupata di tutelare la persona malata, in un momento di possibile vulnerabilità anche psicologica, da rischi di abusi. Escludendo così, nel rispetto del controllo pubblicistico, ciò che impropriamente viene definito «pendio scivoloso»
Un presidio di sostegno a Marco Cappato davanti al palazzo di giustizia – LaPresse
Fine vita La forza della decisione della Consulta sta, tra le altre, nell’essersi preoccupata di tutelare la persona malata, in un momento di possibile vulnerabilità anche psicologica, da rischi di abusi. Escludendo così, nel rispetto del controllo pubblicistico, ciò che impropriamente viene definito «pendio scivoloso»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 27 settembre 2019
L’incostituzionalità del reato di aiuto al suicidio così come costruito nel 1930, accertata un anno fa dalla Consulta e dichiarata ufficiale nella giornata di ieri, è arrivata dopo due giorni di camera di consiglio. La sentenza, così come preannunciata attraverso un comunicato stampa della Corte costituzionale, segna la storia dei diritti della persona malata nel nostro Paese. Grazie a Fabiano Antoniani (Dj Fabo) che decise di rendere pubblica la sua storia e alla disobbedienza civile attivata dall’autodenuncia di Marco Cappato dopo averlo accompagnato in Svizzera, con l’ordinanza 207/2018 dell’ottobre scorso, i giudici costituzionali sospesero per 11 mesi il giudizio sull’articolo...