Commenti

Ora per l’Italia non ci sono più scuse

Ora per l’Italia non ci sono più scuseManifestazione per Giulio Regeni – LaPresse

Giulio Regeni Sull’assassinio del ricercatore l’Italia è a un bivio. La verità ci è stata sbattuta in faccia dai procuratori di Roma con un quadro probatorio e di ambiente che lascia pochi dubbi

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 11 dicembre 2020
Adesso tutti sappiamo, tutti siamo entrati con il racconto dei giudici nella stanza n. 13 della Sicurezza Nazionale egiziana dove Giulio Regeni è stato incatenato, seviziato, torturato e ucciso. Abbiamo i nomi dei responsabili: ce li ha detti pubblicamente davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta l’indagine del procuratore Michele Prestipino e del sostituto Sergio Colaiocco. Nei loro confronti, definiti «irreperibili« perché le autorità egiziane ne hanno sempre nascosto gli indirizzi, ci sono «elementi di prova univoci e significativi». Nonostante l’omertà mafiosa del regime egiziano e del generale Al Sisi la giustizia italiana è andata avanti e ha trovato prove e testimonianze:...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi