Alias Domenica

Orazio Riminaldi, il caravaggista temperato

Orazio Riminaldi, il caravaggista temperatoOrazio Riminaldi, "Amore vincitore", c. 1620, Milano, coll. privata

A Pisa, Palazzo dell'Opera del Duomo, "Orazio Riminaldi. Un maestro pisano tra Caravaggio e Gentileschi", a cura di Pierluigi Carofano e Riccardo Lattuada La fine del restauro dei suoi affreschi nella cupola del Duomo, occasione per una mostra, che è la prima, sul composito e levigato pittore toscano. Allievo del tardo-manierista Aurelio Lomi, scese nell’Urbe dove lo colpì il naturalismo del Merisi, che mitigò con la lezione degli emiliani

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 giugno 2021
Nell’arco di un biennio (2016-’18) l’Opera della Primaziale pisana ha attuato e completato un cantiere di restauro dei pennacchi con i quattro Evangelisti e dell’Assunzione della Vergine, dipinta a olio nell’intradosso della cupola del Duomo da Orazio Riminaldi tra il 1627 e il 1630 e debolmente terminata dopo la sua morte dal fratello Girolamo. L’adozione di un medium oleo-resinoso, diverso dall’affresco, fu privilegiata dal pittore per ovviare ai problemi provocati dalle caratteristiche di una struttura priva di intercapedine e, di conseguenza, maggiormente soggetta ai ristagni di umidità. Questo accorgimento non ha impedito l’avvio di processi di desquamazione della pellicola pittorica,...

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