Europa
La filosofa Ágnes Heller: Orbán, il Bonaparte dell’odio
Intervista La filosofa ungherese Ágnes Heller allieva di György Lukács: «I migranti sono una risorsa». «Di fronte al timore per i rifugiati hanno seminato menzogne e terrore. Nell’89 sognavamo un’Europa senza barriere e frontiere. Quella rivoluzione è stata tradita»
La filosofa ungherese Ágnes Heller
Intervista La filosofa ungherese Ágnes Heller allieva di György Lukács: «I migranti sono una risorsa». «Di fronte al timore per i rifugiati hanno seminato menzogne e terrore. Nell’89 sognavamo un’Europa senza barriere e frontiere. Quella rivoluzione è stata tradita»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 25 settembre 2015
Massimo CongiuBUDAPEST
Abbiamo incontrato la filosofa Ágnes Heller nel suo appartamento di Pest per parlare con lei di come il governo ungherese sta gestendo l’emergenza migranti. Come valuta la politica di Orbán sull’immigrazione? Orbán ha cominciato male perché prima ancora che arrivassero i migranti aveva diffuso nelle città dei cartelloni recanti messaggi capaci di incoraggiare l’avversione contro di loro. Anche ora mi è capitato di vederne alcuni con su scritto che secondo i sondaggi oltre il 90% degli ungheresi non vuole i migranti, ma non c’è da stupirsene perché il governo ha fatto di tutto per ottenere questo risultato. Posso dire che...