Italia
Ordinamento penitenziario, il lungo cammino dell’attesa riforma
Carcere Con il varo dei decreti delegati si è concluso un percorso iniziato nel 2013. Ma c’è ancora molto da fare
Graffiti dello stencil artist norvegese Dolk nella prigione di Halden, Norvegia
Carcere Con il varo dei decreti delegati si è concluso un percorso iniziato nel 2013. Ma c’è ancora molto da fare
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 24 dicembre 2017
In extremis, il governo ha approvato le nuove norme penitenziarie. La riforma è quasi arrivata al traguardo a quarantadue anni dall’entrata in vigore dell’ordinamento penitenziario che a sua volta sostituiva il regolamento fascista del 1931 (fondato sugli assiomi del lavoro obbligatorio, del silenzio e della preghiera) e a quattro anni abbondanti dalla condanna umiliante della Corte europea dei diritti umani per le condizioni degradate di vita e i diritti negati nelle nostre carceri. Le Commissioni Giustizia delle due Camere hanno a disposizione, anche nel caso di scioglimento delle stesse, quarantacinque giorni per esprimere un parere sulla conformità dei decreti alla...