Politica

Orfini l’artificiere e l’ordigno che Renzi teme

Orfini l’artificiere e l’ordigno che Renzi temeMatteo Orfini, presidente del Pd

Democrack Il commissario Orfini per prima cosa assicura sostegno a Marino. Ma il suo compito è delicato. Perché Palazzo Chigi e il Nazareno aspettano con il fiato sospeso che l'inchiesta vada avanti

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 5 dicembre 2014
Un lungo colloquio con il sindaco Marino, quasi due ore, poi un manifesto di collaborazione: «È stato un incontro utile, abbiamo discusso a lungo. Stiamo lavorando nella stessa direzione, che è quella di proteggere la città dai poteri criminali e ricostruire un partito che sia all’altezza di quello che un partito come il nostro deve essere, un argine impermeabile ai poteri criminali». Nel suo primo giorno da commissario del Pd romano Matteo Orfini azzera subito il primo problema: quello fra il partito e il suo sindaco «marziano». Questione chiusa: il ciclone abbattutosi sul Pd consiglia vivamente alle riottose correnti dem...

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