Alias
Oriente estremo, caute le scelte e qualche sorpresa
Cannes 69 Il festival riflette la vitalità del cinema coreano e la situazione stagnante di quello giapponese
"The Handmaid" di Park Chan-wook
Cannes 69 Il festival riflette la vitalità del cinema coreano e la situazione stagnante di quello giapponese
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 14 maggio 2016
Matteo BoscarolTOKIO
Non un’edizione con grandissima o innovativa partecipazione di film dall’Asia estremo orientale quella di quest’anno a Cannes, dove ci saranno comunque dei lungometraggi che probabilmente sapranno rappresentare al meglio, se mai ancora le aree geografiche e le nazioni hanno un senso, quello che questa parte del continente offre dal punto di vista cinematografico. Cannes del resto non ha mai osato più di troppo nelle sue scelte asiatiche, negli ultimi decenni un’eccezione di peso è forse stata solo la partecipazione di Innocence (Ghost in the Shell – L’attacco dei cyborg) nel 2004, lungometraggio animato diretto da Mamoru Oshii e presentato in...