Politica

Orlando cambia, ancora, il Csm

Orlando cambia, ancora, il CsmIl ministro della giustizia Andrea Orlando

Giustizia Nuove regole per l’autogoverno. L’obiettivo è lo stesso della riforma, fallita, del centrodestra: limitare le correnti. Ma le responsabilità dei ritardi sono anche delle camere, governo e Quirinale

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 20 agosto 2014
«L’attesa è forte», scrive anche il Mattinale di Forza Italia, dove Berlusconi è ansioso di condividere con il governo almeno un pezzo della riforma della giustizia penale – considerando già fatta una «larga intesa» su quella civile. Oggi il ministro Andrea Orlando riprende il giro delle consultazioni, prima la maggioranza e domani le opposizioni, ma soprattutto svela la parte più delicata dell’annunciatissima riforma, quella che ruota attorno al Csm. L’ipotesi più accreditata è quella di un nuovo sistema elettorale per l’organo di autogoverno dei giudici incentrato sul voto disgiunto. La possibilità, cioè, di votare per candidati di liste diverse: dovrebbe limitare,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi