Politica

Orlando: «Noi, europeisti progressisti. Un fronte indistinto è un errore»

Orlando: «Noi, europeisti progressisti. Un fronte indistinto è un errore»L'ex ministro Andrea Orlando, leader della sinistra Pd

Intervista al leader della sinistra dem Reddito fatto male, produce clientela e povertà. M il fine è giusto, il Pd lo dica. Di Calenda apprezzo l’idea di allargare il campo. Ma no ai conservatori, no regali ai nazionalisti. Stiamo con Tsipras e Podemos, l’autocritica di Junker non basta. Bene Zingaretti, dobbiamo parlare agli elettori M5S. Ma per farlo serve una svolta radicale

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 20 gennaio 2019
«Il ministro Bonafede, cercando di imitare Salvini, rischia di farne la parodia». Con Andrea Orlando, leader della sinistra Pd ma anche ex Guardasigilli, non si può evitare di parlare dalle gesta del suo successore. «Uno stato democratico esibisce il proprio sistema di garanzie, non trofei. Noi abbiamo riportato in Italia terroristi, mafiosi, criminali di ogni risma, ma non ho mai ritenuto opportuno farmene vanto». Parliamo del manifesto di Calenda. Alle europee il Pd farà un fronte repubblicano? Mi convince l’esigenza di mettere al centro l’Europa per allargare il campo e aprire le liste. D’altro canto mi convince l’obiezione di Enrico...

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