Europa

Oro nero, prezzi giù per far esplodere la bolla dello shale

Speculazioni La corsa al gas di scisto ha creato debiti e investimenti non più sostenibili. Si rischia una spirale finanziaria negativa

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 9 gennaio 2015
Come tutti avranno saputo da giornali e notiziari, il prezzo del petrolio sta scendendo. Dallo scorso giugno è crollato a metà. Tutti aspettavano la riunione dell’Opec di giovedì 27 novembre per capire se i principali produttori – a partire dall’Arabia Saudita – avrebbero ridotto i volumi di produzione per sostenere il livello dei prezzi. Così non è stato e il barile di riferimento (Brent) è ormai sotto la soglia dei 60 dollari. Come mai i maggiori produttori di petrolio hanno deciso di rinunciare ai maggiori ricavi che avrebbe potuto garantire loro un prezzo più alto? E come mai quella che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi