Politica
Orsoni è libero e resta sindaco, il Pd trema
Venezia Il primo cittadino, indagato nell'inchiesta Mose, patteggia 4 mesi per finanziamento illecito, torna in Comune e attacca tutti. L’autodifesa: «Non potevo sapere che i fondi fossero illeciti. Le elezioni gestite dal partito»
Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni
Venezia Il primo cittadino, indagato nell'inchiesta Mose, patteggia 4 mesi per finanziamento illecito, torna in Comune e attacca tutti. L’autodifesa: «Non potevo sapere che i fondi fossero illeciti. Le elezioni gestite dal partito»
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 13 giugno 2014
L’onda del guano in pienacambia verso. L’inchiesta della Procura sul «sistema Mose» (con appendici Expo) ha certificato il lato B del berlusconismo veneto: da Galan a Chisso e Lia Sartori. Adesso tocca al Partito democratico versione business oriented e sussidiario alle coop. Giorgio Orsoni è stato «liberato» ieri mattina, grazie alla lunga deposizione di lunedì e al patteggiamento (4 mesi e 15 mila euro) per il finanziamento illecito alla campagna elettorale delle Comunali 2010. E dalla casa di San Silvestro poco prima delle 13 è sbarcato di nuovo, da primo cittadino in carica, a Ca’ Farsetti. Risolto tutto con i...