Alias Domenica
Osborne, la festa è finita, l’incubo non ancora
Narrativa inglese Ricchi e litigiosi inglesi, per Lawrence Osborne i tipici esponenti dell’esotismo effimero, accorrono al ricevimento di una coppia gay, in una villa nel deserto: «Nella polvere»
Chantal Joffe, da Beside the seaside, 2005
Narrativa inglese Ricchi e litigiosi inglesi, per Lawrence Osborne i tipici esponenti dell’esotismo effimero, accorrono al ricevimento di una coppia gay, in una villa nel deserto: «Nella polvere»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 18 luglio 2021
«Tutto succede alle feste»: lo scriveva Jane Austen e al nostro orecchio potrebbe suonare al più come una promessa. Al tempo della giovinezza, andare a una festa significava fare il pieno di emozioni e di speranze, sempre o quasi legate alla possibilità di un incontro. Solo con l’età della noia subentrata, quando le disillusioni hanno già sottratto aspettative, diventa davvero possibile cogliere il senso profondo di queste parole, perché è quando le feste cominciano a somigliare a un «affascinante incubo» che si rivelano un osservatorio ineguagliabile della natura umana. Ad associare le feste a un incubo è Lawrence Osborne, che...