Internazionale
«Oslo è cambiata e si è arricchita con noi italiani. Ma il divario è cresciuto»
La testimonianza Antonio Domenico Trivilino arrivò la prima volta in Norvegia nel 1972. Da anni fa parte della consulta degli immigrati
Antonio Domenico Trivilino a Oslo, alla stazione della metropolitana di Marjostuan – Angelo Ferracuti
La testimonianza Antonio Domenico Trivilino arrivò la prima volta in Norvegia nel 1972. Da anni fa parte della consulta degli immigrati
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 12 novembre 2016
Antonio Domenico Trivilino arrivò la prima volta a Oslo nel 1972 dall’Islanda con una borsa di studio per apprendere la lingua norvegese, ma l’interesse per la Scandinavia nacque nel corso di una discussione nelle aule universitarie su chi fosse il primo paese democratico europeo. I suoi compagni pensavano alla Magna carta inglese, mentre lui sosteneva che fosse l’Islanda. «Allora, un mio amico disse: “Visto che ti piace così tanto, ho saputo c’è una borsa di studio per Reikiavik”. Ce ne era una sola per gli studenti italiani, non pensavo di riuscirci, invece partecipai e vinsi». Il suo sogno, quello di...