Visioni
«Ossessioni», suoni e straniamenti del contemporaneo
Musica La prima edizione del Festival ideato da Donato D’Antonio: «Concetti sonori per menti libere»
Agnese Toniutti, foto di Ginevra Cavassi
Musica La prima edizione del Festival ideato da Donato D’Antonio: «Concetti sonori per menti libere»
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 21 settembre 2017
Mario GambaFAENZA
Ossessioni è un bel titolo per un festival di musica. Come spiega l’ideatore della rassegna, Donato D’Antonio, si tratta di avere l’ossessione della contemporaneità. Il sottotitolo è ancora più attraente: Concetti sonori per menti libere. Ma, sia chiaro: queste serate al Museo Zauli faentino, un posto a modo suo underground, non espongono ossessioni tenebrose o angosciose. La leggerezza è in primo piano. Agnese Toniutti è una pianista anti-virtuosa. Prende il John Cage di pagine note e ce lo rivela. Non eravamo abituati a pensarlo in questo modo. Che bello sentire Suite for Toy Piano (1948) ben scandita, quasi un esercizio...