Internazionale

Ouattara si piega alle richieste dei «suoi» ammutinati

Ouattara si piega alle richieste dei «suoi» ammutinatiAmmutinati a Bouaké

Costa d'Avorio I militari più «lealisti» reclamavano promozioni, casa e soldi a suon di armi pesanti. Governo costretto ad assumere nuove reclute per la carenza di soldati semplici nell’esercito

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 10 gennaio 2017
Una tirata d’orecchie per le modalità un po’ estreme della protesta, ma sostanziale apertura alle richieste degli ammutinati. Il presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara prova ad archiviare così la crisi esplosa con alcuni settori dell’esercito (quelli che paradossalmente dovrebbero essere i più lealisti) e la brutta china che stavano prendendo gli eventi venerdì scorso, con la presa di Bouaké, seconda città del paese; e il rapido propagarsi della ribellione a suon di armi pesanti e kalashnikov non sempre puntati verso il cielo a Man, Korhogo, Odienne, Daloa, Daoukro e fin dentro Cocody, il quartiere chic della capitale amministrativa Abidjan,...

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