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Outsider, otto imprese leggendarie per sperare in un calcio migliore

Libri Essere un outsider vuol dire portarsi sulle spalle, anche nel calcio, il peso di una parola che, tradotta dall’inglese, nulla ha di lusinghiero. L’outsider calcistico sono undici giocatori che si […]

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 21 marzo 2015
Essere un outsider vuol dire portarsi sulle spalle, anche nel calcio, il peso di una parola che, tradotta dall’inglese, nulla ha di lusinghiero. L’outsider calcistico sono undici giocatori che si arrabattano sull’erba, prendono gol a catinelle, lottano ogni volta per non retrocedere, sono condannati a sognare e basta una partita oltre i patri confini. Alle loro poco esaltanti imprese le pagine sportive dedicano poche righe, che si allungano se il risultato della tenzone, ovviamente sfavorevole, diventa clamoroso per numero di gol. Ma gli outsider, proprio in quanto tali, sono capaci di riservare, a tifosi e critici, incredibili sorprese; di compiere...

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