Cultura
Settis, paesaggio preda del cattivo gusto
Beni culturali La costante riduzione di risorse per la tutela del patrimonio artistico è un’offesa alla storia di questo paese. Il ministro Dario Franceschini deve invertire questa tendenza e rafforzare le Soprintendenze. Un’intervista con l’archeologo Salvatore Settis
Anna e Gioacchino alla Porta d'Oro – Giotto, Cappella degli Scrovegni (Padova)
Beni culturali La costante riduzione di risorse per la tutela del patrimonio artistico è un’offesa alla storia di questo paese. Il ministro Dario Franceschini deve invertire questa tendenza e rafforzare le Soprintendenze. Un’intervista con l’archeologo Salvatore Settis
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 17 ottobre 2015
Una scomoda verità rimossa e la difesa costituzionale dei beni comuni. Salvatore Settis, 74 anni, archeologo e storico dell’arte, ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali (da cui si dimise nel 2009 in polemica con il ministro Bondi), offre il suo «segnavia» alla Fondazione Cariparo, che ha dedicato un appuntamento a «Beni culturali e mercato: missione (im)possibile?» al centro culturale San Gaetano di Padova. «Le risorse per musei e siti, ricerca, scuola, università e cultura? È inutile nascondersi dietro un dito: l’Italia, in base ad una recente indagine dell’Unione europea, è seconda dietro all’Estonia nell’evasione fiscale fra gettito Iva...