Non si combatte la mafia o qualsiasi altro sistema delinquenziale senza una completa, corretta e quindi non strumentale, modifica dell’attuale sistema giudiziario. Fin tanto che il sistema giudiziario vede nella sofferenza del detenuto un mezzo abile per contrastare la delinquenza, la mafia & associati avranno vita facile. Ha vita facile quando si nega nei fatti ogni possibilità al cambiamento, di crescita, di non essere più quello e di poter divenire questo. Ha vita facile quando un ruolo non è più visto come tale, quando una designazione di tu sei… diviene dogma. Si combatte la mafia con l’apertura paritaria alla possibilità di una vita ricca di significato e decorosa. La disuguaglianza, la mancanza di prospettive, la dogmatica etichettatura, la perdita di identità a favore di astrazioni questa è la linfa della mafia. Combattere la mafia non è una guerra tra buoni e cattivi, magari sarebbe facile e bello, è invece una accurata, impietosa e onesta esamina delle storture sociali esistenti, è prenderne atto e porvi rimedio, tutt’altro che negarle crogiolandosi nell’idea di essere tra i buoni.