Internazionale
Palestinesi: «Israele lascia senza acqua la Cisgiordania». Tel Aviv nega
Territori Occupati La compagnia Mekorot è accusata di aver ridotto fino al 50% le forniture di acqua a decine di centri abitati mantenendo inalterata la quota destinata alle colonie ebraiche. A Gaza un piccolo passo in avanti. In autunno sarà operativo il primo impianto di dissalazione che servirà 150 mila palestinesi
Territori Occupati La compagnia Mekorot è accusata di aver ridotto fino al 50% le forniture di acqua a decine di centri abitati mantenendo inalterata la quota destinata alle colonie ebraiche. A Gaza un piccolo passo in avanti. In autunno sarà operativo il primo impianto di dissalazione che servirà 150 mila palestinesi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 giugno 2016
Michele GiorgioGERUSALEMME
Non risolve il problema, che è enorme, però rappresenta un passo in avanti. Il prossimo autunno sarà operativo nei pressi di Deir al Balah, nel sud della Striscia di Gaza, un impianto di dissalazione dell’acqua finanziato dall’Unione europea e dall’agenzia dell’Onu per l’infanzia, l’Unicef. Già nelle prossime settimane sarà testato con l’obiettivo di produrre al più presto 6.000 metri cubi di acqua potabile al giorno. Questa quota sarà raddoppiata nei prossimi tre anni a vantaggio di 150.000 palestinesi che vivono tra Khan Yunis e Rafah. Il 95 per cento (per altre fonti il 97 per cento) dell’acqua di Gaza, inclusa...