Cultura
Pandemia e sguardo della deriva
ITINERARI CRITICI «Reality. Cosa è successo», l’ultimo libro di Giuseppe Genna per i tipi di Rizzoli. Il lockdown e la sua rappresentazione tra città, ospedali, spaccati antropologici, sociali e visivi. Se verso Milano sprigiona l’empatia viscerale di chi ci è nato, l’autore compie anche una demitizzazione di ciò che ha sempre significato e di cui è diventata il culmine
ITINERARI CRITICI «Reality. Cosa è successo», l’ultimo libro di Giuseppe Genna per i tipi di Rizzoli. Il lockdown e la sua rappresentazione tra città, ospedali, spaccati antropologici, sociali e visivi. Se verso Milano sprigiona l’empatia viscerale di chi ci è nato, l’autore compie anche una demitizzazione di ciò che ha sempre significato e di cui è diventata il culmine
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 luglio 2020
«Giriamo la notte divorati dal fuoco, consumati dalla vita e dall’ansia di non essere più noi giriamo e giriamo, per la città concentrica giriamo e facciamo questo: guardiamo». Con questo incipit debordante e debordiano (una «traduzione» in prosa contemporanea del noto palindromo magico In girum imus nocte et consumimur igni, ripreso da Guy Debord per intitolare la sua celebre pellicola del ’78), Giuseppe Genna apre la sua ultima fatica letteraria, Reality. Cosa è successo, in libreria per i tipi di Rizzoli (pp. 320, euro 19). Il romanzo – sempre che tale definizione riesca a sintetizzarne la cifra narrativa – è...