Internazionale
«Pandemia, repressione e crisi dei diritti: anno nero»
Rapporto Amnesty International 2021 «La disparità nella diffusione dei vaccini semina il terreno per più grandi conflitti»
2 febbraio 2021, un manifestante tiene una bandiera nazionale russa durante una protesta dopo che il leader dell'opposizione russa Aleksej Naval’nyi è stato condannato al carcere a Mosca. Sotto una pressione senza precedenti nella Russia post-sovietica, dall'incarcerazione di Navalny, decine di attivisti, giornalisti indipendenti e difensori dei diritti sono stati presi di mira con incursioni, detenzioni e designazioni come terroristi e agenti stranieri. – AP/Pavel Golovkin
Rapporto Amnesty International 2021 «La disparità nella diffusione dei vaccini semina il terreno per più grandi conflitti»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 29 marzo 2022
Per forza di cose, il rapporto di Amnesty international riguardante l’anno 2021 – e stilato già molte settimane fa – non tiene conto di quanto sta accadendo in Ucraina. Né in Russia. Ma nell’introduzione al corposo documento di 576 pagine, la segretaria generale Agnès Callamard ha voluto sottolineare che, tra gli oltre 80 Paesi del mondo dove la repressione non è riuscita a fermare il dissenso, «in Russia, i raduni organizzati a sostegno del leader d’opposizione Aleksej Naval’nyi sono proseguiti anche di fronte a una quantità di arresti arbitrari di massa e procedimenti giudiziari mai vista prima». D’altronde il denso...