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Panem et referendum
Riforme Se dopo aver escluso le elezioni anticipate Renzi escludesse anche la crisi di governo, la fine del mondo si ridurrebbe a una sceneggiata di infimo rango
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Riforme Se dopo aver escluso le elezioni anticipate Renzi escludesse anche la crisi di governo, la fine del mondo si ridurrebbe a una sceneggiata di infimo rango
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 agosto 2016Edizione 23.08.2016
In Italia, la misura del successo di una iniziativa è data dal numero dei padri autocertificati. E il referendum costituzionale si avvia a diventare orfano. Ufficialmente, non è più di Renzi-Boschi, ma di Napolitano, e in via subordinata, degli italiani. La paura fa novanta. Ma non c’era Napolitano in Parlamento a costringere manu militari gli eletti dal popolo a trangugiare una minestra palesemente sgradita a molti. Non era Napolitano il presidente del consiglio che minacciava crisi e sfracelli nel caso di mancata obbedienza. Né ancora era Napolitano a sbarrare la porta a ogni critica per quanto pacata e ragionevole. Può...