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Panorama stagnante

Nuova finanza pubblica La serie di dati giunti questa estate confermano deflazione, riduzione di investimenti e consumi, modesta ripresa occupazionale. Comincia così a farsi strada l’ipotesi di un ritorno degli Stati attraverso politiche fiscali, ma al momento il boccino sembra lasciato saldamente in mano alle banche centrali

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 10 settembre 2016
Marcello De Cecco definiva le attuali scelte espansive delle banche centrali come «vicarie» della politica. Effettivamente non c’è stato summit, dal G7 al G20, o organismo sovranazionale che abbia espresso scelte concrete e in buona misura coordinate per provare a fronteggiare la crisi. In questi ultimi anni le banche centrali sono diventate il principale player nello scacchiere economico globale. Grazie a un profilo sempre più ibrido giocato tra l’efficacia e la credibilità di un organismo statale e la prontezza, l’autonomia e la discrezionalità di uno privato. Il loro protagonismo ha consentito di stabilizzare il contesto, di evitare l’instabilità, ma non...

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