Visioni
Paolo Moretti, il futuro del cinema è una scommessa da inventare «a vista»
Intervista La riapertura, le sale, i festival, conversazione col delegato generale della Quinzaine di Cannes. La sezione che dirige ha scelto di non dare «label» ma di sostenere i film e gli autori nel loro prossimi percorsi
Paolo Moretti
Intervista La riapertura, le sale, i festival, conversazione col delegato generale della Quinzaine di Cannes. La sezione che dirige ha scelto di non dare «label» ma di sostenere i film e gli autori nel loro prossimi percorsi
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 giugno 2020
A differenza della selezione ufficiale, e di altre sezioni che avevano annunciato l’annullamento dell’edizione 2020 con il lockdown in Francia, la Quinzaine des Réalisateurs, lo spazio indipendente del Festival di Cannes nato tra i movimenti rivoluzionari del Sessantotto coi i cineasti che cercavano un cinema più accordato all’aria dei tempi, non ha annunciato una propria selezione. Né ha proposto una «label» a quei film che i suoi programmatori avevano visto, amato, in alcuni casi invitato – oppure ai quali avevano espresso qualcosa di più che un semplice interesse. Eppure come ci dice al telefono il suo delegato generale, Paolo Moretti,...