Visioni
Paolo Sorrentino: «Ogni volta che giro un film vorrei far ridere e piangere»
Cannes 68 Il regista parla del film come di una grande storia d'amore «ma in realtà ho troppi pudori»
Raquel Weisz e Paolo Sorrentino – foto Reuters
Cannes 68 Il regista parla del film come di una grande storia d'amore «ma in realtà ho troppi pudori»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 21 maggio 2015
Giovanna BrancaCANNES
«Ogni volta che mi metto a scrivere un film vorrei che fosse sia commuovente che divertente. Ma soprattutto divertente». Il desiderio di Paolo Sorrentino, in concorso a Cannes, è esaudito dal pubblico della proiezione stampa di Youth: si ride molto, e gli applausi sono tanti, anche se controbilanciati da qualche fischio agguerrito. Il suo primo lavoro dopo il premio Oscar La grande bellezza è un film in cui tornano, in una dimensione più intima e personale, quelli che Sorrentino definisce «dei temi che mi stanno molto a cuore». «Questa magari è un’opera più semplice di quelle precedenti – continua- ma...