Alias Domenica

Paolo Virno, indagine su un verbo a noi fatale

Paolo Virno, indagine su un verbo a noi fataleMimmo Jodice, «Demetra, Ercolano», 1992

Antropologia del linguaggio Creditore e debitore, precursore e erede delle sue peculiarità specie-specifiche, l’animale umano non coincide con la sua essenza, e dunque può possederla: «Avere» di Paolo Virno, da Bollati Boringhieri

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 18 ottobre 2020
Che nesso potrà mai esserci tra un verbo dall’apparenza banale come ‘avere’ e la complessa natura dell’animale umano? Alla seconda tappa del suo percorso di antropologia linguistica, iniziato nel 2013 con un saggio sulla negazione (Boringhieri) – che esprime le fratture intriseche al linguaggio – Paolo Virno sostiene nel libro appena uscito, Avere Sulla natura dell’animale loquace (Bollati Boringhieri, pp. 208, € 15,00) che l’uomo è il vivente che ha – e non è — la sua essenza. Se nel saggio sulla negazione era la parolina non a fare da utensile per l’indagine sulla natura ambivalente e pericolosa dell’animale umano,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi