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Parole come proiettili nel discorso sull’immigrazione

Parole come proiettili nel discorso sull’immigrazione

Non solo media Falsità e travisamenti concettuali nella narrazione dominante dei flussi migratori. La verità non conta, non porta voti

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 30 novembre 2016
Quanta violenza c’è nel discorso sull’immigrazione? Per discorso intendo un’accumulazione di termini, idee, conversazioni, prassi, azioni concertate e azioni automatiche dello stato e delle strutture democratiche, inclusi i mass media. Tutti assieme, nel corso del tempo, creano un corpo fluido e multiforme che pervicacemente avvolge tutto quello che incontra. Il discorso è potere, perché penetra le (in)coscienze e trascina le azioni verso una direzione. Il discorso è violenza, perché non rispetta ambiti e pertinenze. Si muove al passo della tecnologia informativa, che nell’era dei social media non accetta silenzi né tantomeno riconosce riguardi. Non deve stupire se il discorso prende...

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