Cultura

Parole come sberle. La sintassi della prepotenza alla Casa Bianca

Parole come sberle. La sintassi della prepotenza alla Casa BiancaUna scultura di Yong-Won-Song

«La lingua di Trump» di Bérengère Viennot, per Einaudi. Nell’analisi di una traduttrice, il «regno del terrore dialettico» su cui punta The Donald

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 26 ottobre 2019
Massimalista, brutale e «inintellegibile», il trumpismo elude categorie e analisi politiche tradizionali. Ne La lingua di Trump (Einaudi, pp. 104, euro 14) Bérengère Viennot tenta un’esegesi a partire specificamente dal linguaggio, applicando un rigore da traduttrice, un mestiere che impone meticolosità e un amore per quel linguaggio che Trump violenta quotidianamente. LA NORMA VUOLE che il discorso politico sia comprensibile e persuasivo – entrambi concetti ignorati di proposito da The Donald per cui il linguaggio è strumento di un’eversione epistemologica. atta a sovvertire la realtà dei fatti, piegarla ai propri fini, come scrive Viennot con l’esasperazione acquisita di chi per...

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