Politica

Parole e pochi fatti, così si è dimezzata l’indagine sui dossier

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Il caso Il teorema milanese sulla banda delle spie ridimensionato dal gip: né mafia né servizi segreti, ma un grande mercato di informazioni. Il peso delle intercettazioni: tante sparate non trovano conferme

Pubblicato 24 giorni faEdizione del 29 ottobre 2024
La storia è la stessa, ma il gip di Milano Fabrizio Filice e il pm antimafia Francesco De Tommasi la raccontano in maniera molto diversa nelle rispettive carte giudiziarie. Il primo ritiene che la banda dei dossier vendesse segreti (e bugie) a imprenditori e notabili vari per motivi di arricchimento personale. Il secondo invece crede che la questione abbia riflessi eversivi e che la banda in realtà avesse come obiettivo quello di far tremare le fondamenta della Repubblica. Infatti evoca esplicitamente supposti «appoggi di alto livello», dalla «crminalità mafiosa» ai «servizi segreti, pure stranieri». Ci sarebbe, insomma, un secondo livello,...

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