Cultura

Parole perdute, ritrovate, mai invecchiate

Parole perdute, ritrovate, mai invecchiateAdrián Bravi

Scaffale «La gelosia delle lingue» dello scrittore argentino Adrián Bravi: la migrazione di molti intellettuali in altri paesi e anche lessico per la loro scrittura

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 22 settembre 2017
Diceva Juan José Saer che quasi tutta la letteratura argentina del XIX secolo è stata scritta in esilio e dall’esilio, e lo stesso si può sostenere, tutto sommato, a proposito di quella del secolo scorso e del nostro, così spesso concepita sotto cieli diversi da quello nativo. Basterebbe ricordare i «parigini» Cortazar, Bianciotti, Copi e lo stesso Saer; Tomás Eloy Martinez, prima rifugiato in Venezuela e in Messico, poi professore per anni e anni a Rutgers; Juan Rodolfo Wilcock, che nel 1957 scelse di stabilirsi in Italia… E l’elenco di chi se n’è andato – a volte per non tornare,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi