Visioni
Parole sulla guerra. La tragedia della vittoria
Intervista «Censored voices» di Mor Loushy raccoglie le testimonianze di soldati della Guerra dei sei giorni. Storie ben diverse da quelle raccontate dal governo israeliano
Una scena del documentario, sotto la regista Mor Loushy
Intervista «Censored voices» di Mor Loushy raccoglie le testimonianze di soldati della Guerra dei sei giorni. Storie ben diverse da quelle raccontate dal governo israeliano
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 4 marzo 2015
Nella narrativa ufficiale, il 1967 è l’anno in cui Israele ha celebrato la sua più grande vittoria: con la guerra dei 6 giorni non ha solo respinto le truppe di Siria, Giordania ed Egitto intenzionate ad annichilire la giovane nazione, ma ha triplicato le proprie dimensioni, annettendo anche la città vecchia di Gerusalemme; secondo molti, liberandola. Ma «chi ha liberato cosa? Io credo nella gente, non nei posti». A dire queste parole è lo scrittore Amos Oz, e non nella sua veste di noto esponente della sinistra israeliana, ma come soldato appena tornato dalla guerra dei 6 giorni. E continua...