Partire per le Indie, altro non bramo: i Gesuiti e le missioni
Anonimo (da Ciro Ferri), San Francesco Saverio battezza gli indiani, stampa pubblicata da Pierre Jean Mariette (Parigi, 1714-’74), New York, Metropolitan Museum of Art, The Elisha Whittelsey Collection, 1951
Alias Domenica

Partire per le Indie, altro non bramo: i Gesuiti e le missioni

Storia delle missioni «Indipetae», cioè lettere dei Gesuiti per chiedere al Generale di andare a evangelizzare l’India: sono oltre 25.000 i documenti dei gesuiti europei. Ideale spontaneo? No, indotto dagli Esercizi di Loyola
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 17 marzo 2024
Fin dai loro primi passi nel mondo, i gesuiti sono sempre stati straordinari scrittori di lettere. Già solo quello del fondatore della Compagnia di Gesù Ignazio di Loyola è tra i più ampi carteggi di un secolo, il Cinquecento, che conosce una vera esplosione del genere epistolare. Del resto, perché questa manciata di spagnoli passasse, nel giro di pochissimi anni, dal sospetto al successo, dall’essere considerati una setta di criptoebrei con tendenze al misticismo a diventare il corpo scelto di una Chiesa diffusa ai quattro angoli della terra, una comunicazione epistolare efficace fu uno dei segreti del loro trionfo. Era...

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