Visioni
Partita, frittatone , rutto libero. Le piccole meschinità di un «coglionazzo» come noi
Paolo Villaggio «Fantozziano» è diventato un aggettivo deonomastico che ha trovato spazio addirittura sul dizionario Treccani per indicare una persona impacciata e servile
Paolo Villaggio «Fantozziano» è diventato un aggettivo deonomastico che ha trovato spazio addirittura sul dizionario Treccani per indicare una persona impacciata e servile
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 4 luglio 2017
«Io sempre fui ridicolo e lo so, forse fin dalla mia nascita. Di me ridevan tutti e sempre. Ma nessuno di loro sapeva, né indovinava che, se c’era un uomo sulla terra più di tutti consapevole ch’ero ridicolo, quello ero io stesso. Da me ci sono un divano di tela cerata, un tavolino , due sedie e una comoda poltrona, vecchia, vecchissima…». A parlare è Fedor, l’uomo ridicolo raccontato da Dostoevskij, ma le parole non stonerebbero se a pronunciarle fosse stato il ragionier Ugo Fantozzi. Certo, seduto su quella poltrona Ugo non avrebbe acceso una candela ma la tv: sintonizzato...