Italia
Partite in ritardo e già sotto stress. Il ruolo fondamentale delle Usca
Piemonte Gaia Deregibus, medica delle Unità speciali di continuità assistenziale: «È difficile stare dietro a tutti, facciamo gli straordinari per cercare di rispondere alle richieste. I pazienti sono troppi e spaventati, hanno paura di essere abbandonati»
Medico dell’Usca
Piemonte Gaia Deregibus, medica delle Unità speciali di continuità assistenziale: «È difficile stare dietro a tutti, facciamo gli straordinari per cercare di rispondere alle richieste. I pazienti sono troppi e spaventati, hanno paura di essere abbandonati»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 29 ottobre 2020
Mauro RavarinoTORINO
Usca, queste sconosciute. Sono le Unità speciali di continuità assistenziale e il loro scopo è quello di assistere a domicilio i pazienti affetti da Covid-19 o presunti tali. Sono giovani medici in prima linea. Il loro ruolo è fondamentale ed è quello di alleggerire gli ospedali e i medici di famiglia, con cui lavorano a stretto contatto. Istituite dal governo con il decreto legge del 9 marzo, dovevano essere attivate entro il 20 marzo da tutte le Regioni. In Piemonte sono partite con circa un mese di ritardo. Abbiamo incontrato, reduce da giornate durissime, Gaia Deregibus, medica Usca nel distretto...