Lavoro

Partite le buste arancioni ma non c’è traccia degli 80 euro

Partite le buste arancioni ma non c’è traccia degli 80 euroIl presidente dell'Inps Tito Boeri mostra la busta arancione che 7 milioni di italiani dovrebbero ricevere entro fine anno

Pensioni Inviate le prime 150 mila lettere con il calcolo dei futuri assegni. Il premier per ora non conferma il bonus integrativo che aveva annunciato per chi ha già lasciato il lavoro. Il 19 maggio manifestazione a Roma dei sindacati

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 27 aprile 2016
La busta è tutta arancione, il presidente dell’Inps Tito Boeri la mostra orgoglioso ai fotografi: è partito ieri il primo pacchetto di spedizioni – 150 mila recapiti – della lettera con cui l’istituto di previdenza informa i futuri pensionati. L’intento sarebbe quello di far conoscere a ogni iscritto l’importo dell’assegno che percepiranno da qui a qualche decina di anni, anche se è impossibile oggi fornire dati certi, vista l’assoluta saltuarietà delle carriere lavorative di tanti, tra contratti precari e contributi a singhiozzo. «In viaggio le prime 150.000 buste arancioni. Il 50% di chi ci critica le ritiene ottimistiche, l’altro 50%...

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