Politica

Partiti trasparenti, fondazioni no

Partiti trasparenti, fondazioni noLa camera dei deputati

Passa alla camera una riforma piccola piccola. Che il Pd vota quasi da solo e che saluta con eccessiva enfasi: l'aspettavamo da 70 anni

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 9 giugno 2016
«Una legge attesa da settant’anni». Serve tutta l’enfasi del partito democratico per cercare di richiamare un po’ di attenzione sulla nuova legge sui partiti, quella che neanche più la maggioranza definisce «attuazione» dell’articolo 49 della Costituzione. Una legge piccola piccola, nemmeno più sul «metodo democratico» che la Costituzione prevede come regola della vita interna dei movimenti politici e che mai si era voluto fino a qui precisare. Non c’è più l’obbligo di statuto, che sarebbe stata una norma studiata contro il Movimento 5 Stelle, e la soglia della trasparenza si ferma prima dell’ingresso nelle fondazioni, che resteranno così la cassaforte...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi