Visioni
Pasolini, agire politico e omologazione
A teatro Daniele salvo costruisce la drammaturgia e la regia di Siamo tutti in pericolo, al Vascello di Roma, -atto unico in cui il pensiero dell'intellettuale friulano dimostra ancora tutta la sua attualità politica
una scena dello spettacolo Siamo tutti in pericolo – foto di Valentina Baruffo
A teatro Daniele salvo costruisce la drammaturgia e la regia di Siamo tutti in pericolo, al Vascello di Roma, -atto unico in cui il pensiero dell'intellettuale friulano dimostra ancora tutta la sua attualità politica
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 7 marzo 2015
Luca Ronconi è stato il primo a mettere in scena le opere teatrali di Pier Paolo Pasolini (dopo la morte del poeta), così che quelle edizioni sono gradualmente venute a costituire quasi il «canone» delle messinscene pasoliniane. Ora che si avvicina il quarantesimo anniversario dell’uccisione del poeta, sono proprio due allievi del regista recentemente scomparso, uno attore e l’altro regista, a proporre in palcoscenico la forza «politica» dei suoi scritti. Non che questi non abbiano tutti un forte impatto politico, ma certo le ultime interviste e gli ultimi articoli, alla vigilia immediata di quel tragico inizio di novembre 1975, assumono...