Cultura
Pasolini e gli States, seduzione senza fine
RICEZIONI Negli ultimi anni grande e rinnovata attenzione oltre oceano per gli scritti e i film del poeta
Pasolini a New York
RICEZIONI Negli ultimi anni grande e rinnovata attenzione oltre oceano per gli scritti e i film del poeta
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 1 giugno 2016
«Vorrei aver diciott’anni per vivere tutta una vita quaggiù», osservò Pier Paolo Pasolini in occasione di una nota intervista concessa a Oriana Fallaci e apparsa su L’Europeo nel 1966. «L’Africa è come una droga che prendi per non ammazzarti, un’evasione. New York non è un’evasione: è un impegno, una guerra. Ti mette addosso la voglia di fare, affrontare, cambiare: ti piace come le cose che piacciono, ecco, a vent’anni. È una città di giovani, la città meno crepuscolare che abbia mai visto». Se, per Pasolini, New York era una città che «seduceva», anche l’arte pasoliniana non sembra affatto aver cessato...