Visioni
Pasolini e quelle navi dall’Africa «a Crotone e Palmi»
A teatro Il reading dell'autore nell'ambito dell'annuale festival dell'antropologia, riprende testi del grande intellettuale friulano allargando il suo respiro indagatore a una visione congiunta dei testi civili
Fabrizio Gifuni
A teatro Il reading dell'autore nell'ambito dell'annuale festival dell'antropologia, riprende testi del grande intellettuale friulano allargando il suo respiro indagatore a una visione congiunta dei testi civili
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 2 giugno 2018
Gianfranco CapittaPISTOIA
Fabrizio Gifuni è un attore di alto livello (del resto vanta inizi con Massimo Castri, e poi tra i protagonisti dell’ultimo Ronconi). Ma nella sua professione coltiva serie curiosità intellettuali. In particolare sui grandi scrittori contemporanei (il 10 giugno a Milano porterà in scena Giorgio Caproni). Da Gadda a Pasolini, i suoi reading lasciano il segno. Di quest’ultimo aveva affrontato una parte del postumo Petrolio; ora allarga il suo respiro indagatore a una visione congiunta dei testi civili, Corsari e Luterani, intrecciati ai versi, in particolare il celebre Pianto dell’escavatrice. E riesce ancora una volta a sorprendere lo spettatore, per quanto...